giovedì 25 ottobre 2007

Iniziamo



Ecco dunque la prima collaborazione con la Novaya Gazeta. La traduzione dell'articolo apparso subito dopo l'omicidio di Anna Politkovskaja: Ania, da qui anche il nome del nostro Progetto.

Per l'articolo in russo

ANIA





Sabato 7 ottobre, nel condominio dove abitava, è stata uccisa la reporter della "Novaja Gazeta" Anna Politkovskaja.

Era bella. E col passare degli anni diventava semplicemente più bella. Sapete perché?All'inizio riceviamo da Dio un viso come un insieme senza forma, e solo dopo lo costruiamo, a seconda di come viviamo.

Si dice che con con la maturità nel viso inizi a trapelare l'anima. E' la sua anima - bella.

Era femminile. Capace, incantevolmente di ridere per un bello scherzo così come di piangere per un'ingiustizia nei confronti di chi non centra. La prendeva come una questione personale e si batteva contro sino alle ultime possibilità.

Era incredibilmente coraggiosa, laddove i più coraggiosi sono considerati i forti nei mezzi blindati, attorniati da guardie del corpo.

La minacciavano, hanno tentato di intimorirla, la sorvegliavano, la perquisivano. I "nostri" militari, i paracadutisti, l'hanno arrestata in Cecenia e minacciata di fucilarla. L'hanno avvelenata mentre era in volo per Beslan. E' sopravvissuta a stento. E sebbene non si fosse ancora rimessa, con più forza si indignava e lottava contro tutto ciò che feriva la sua coscienza.

Molti, perfino i ben intenzionati della "Novaja Gazeta" talora dicevano: Ma la vostra Politkovskaja - ora esagera! Nessuna esagerazione! Lei ha sempre scritto la verità. Di altri era la responsabilità per cui questa verità fosse così terribile. Da qui - quasi una reazione difensiva - il ora esagera! Anche nella nostra redazione…

Probabilmente è la cosa più difficile per le persone comuni non voltare le spalle a ciò che è tanto terribile. Ma se si guarda il male dritto negli occhi, esso non può sostenere questo sguardo e svanisce. Ania guardava il male dritto negli occhi. E, forse, proprio per questo usciva vincitrice da situazioni tanto difficili. E , forse, proprio per questo è rimasta viva là, dove uno sguardo abbassato non sopravvivrebbe.

Per noi lei è e rimane viva. Non si rassegneremo mai alla morte della nostra Ania. E, se nessun altro prenderà la responsabilità di un omicidio tanto efferato - nel centro di Mosca, in pieno giorno - noi stessi troveremo gli assassini. Sospettiamo dove si trovino.

A che livello è l'indipendenza dei mass-media in Russia? Se ne parla in Europa e in America: nella Novaja Gazeta, negli ultimi anni sono stati uccisi 3 giornalisti fondamentali:

Igor Domnikov - i suoi assassini, grazie allo sforzo congiunto di stimati giudici istruttori e dello stesso giornale - sono comparsi davanti al tribunale.

Iuri Sceconcihin - ancora viene negato ai familiari il legittimo diritto di essere informati sui risultati dell'autopsia. Ma noi continuiamo le indagini e gli assassini saranno punti.

Ora la nostra Anna Politkovskaja…Hanno ucciso non solo una giornalista, difensore della giustizia e della legalità, una cittadina, hanno ucciso questa donna e mamma così bella.

Finché ci sarà la "Novaja Gazeta" i suoi assassini non dormiranno sonni tranquilli.

"Novaja Gazeta"

09.10.2006

Traduzione di Annalisa Vio

1 commento:

Pasquale ha detto...

Gli ideali ci portano lontani, ci fanno vedere cose che altri non vedono.
La Russia di oggi si trova davanti una straordinaria occasione di democrazia e persone come Ania sono e saranno fondamentali per scegliere da che parte stare. Il rigore morale, il rispetto dei diritti umani, il rispetto delle regole e dei diritti fondamentali dei cittadini (primo fra tutti l'eguaglianza di tutti di fronte alla legge) sono gli insegnamenti che ha cercato di donare agli altri. Un grazie per tutto quello che ci hai insegnato.